Il tema del riciclo elettronica è fondamentale per tantissimi motivi, legati sia al business che al rispetto dell’ambiente. Il riciclo delle apparecchiature elettroniche è essenziale infatti per ridurre al massimo l’impatto ecologico e far durare molto di più i dispositivi elettronici, diminuendo la produzione dei rifiuti.
Riciclo elettronica: cosa sono i rifiuti elettronici e come vanno riciclati
Grazie alla legge italiana è stata ideata una categoria denominata RAEE che è l’acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Questa categoria include elettrodomestici piccoli e grandi, dispositivi informatici ed elettronici che vengono usati ogni giorno, dalla lavatrice sino al caricabatterie dello smartphone.
Parliamo di oggetti particolarmente pericolosi per il benessere dell’ambiente in quanto contengono sostanze inquinanti e materiali che potrebbero nuocere alla Natura. I RAEE tuttavia sono realizzati con piccoli componenti costituiti da metalli preziosi, per questo motivo una economia circolare realizzata nel modo giusto non solo consente di proteggere l’ambiente, ma anche di riuscire a recuperare una parte del valore degli apparecchi.
Per riciclare al meglio i rifiuti elettronici è essenziale raccogliere i dispositivi sempre in un contenitore separato. Le lampadine LED, i neon e le lampadine a risparmio energetico sono dei rifiuti elettrici e vanno posizionati a parte. Le batterie inoltre andranno rimosse e smaltite separatamente. I rifiuti RAEE andranno poi raccolti e smaltiti come previsto dalla legge, in base alle informazioni e ai regolamenti del comune di appartenenza.
Cosa sono i RAEE
Il termine RAEE è un acronimo che sta per Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il legislatore con questo acronimo ha scelto di indicare tutti i tipi di rifiuti che contengono parti elettroniche oppure elettriche. Infatti la loro natura necessita di uno smaltimento speciale. I RAEE non si possono smaltire come dei rifiuti indifferenziati, hanno invece bisogno di un iter preciso nei centri di riciclaggio.
Questo permette di evitare un potenziale danno ambientale nel caso in cui il materiale si disperda in Natura e i loro componenti siano sottoposti a dei tempi di degradazione piuttosto lunghi. I Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche hanno sempre costituito dunque una sfida essenziale nel settore del riciclo. L’acronimo infatti comprende numerosi oggetti, la maggior parte di uso quotidiano, che con il tempo diventano obsoleti, tendono a rompersi e dovrebbero essere sostituiti. Classificando i RAEE troviamo due categorie principali: i RAEE domestici, ovvero le apparecchiature che vengono usate in ambiente familiare, ma anche i RAEE professionali, ovvero i rifiuti di apparecchiature che vengono usate in ufficio, ma anche in strutture produttive, in manifatture e in tanti altri ambienti aziendali.
Come si smaltiscono i RAEE e a chi rivolgersi
Per smaltire i RAEE dunque è fondamentale rivolgersi a dei professionisti del settore che siano in grado di operare nel migliore dei modi e senza pericoli. Ecoschino è un centro altamente specializzato nello smaltimento dei rifiuti RAEE. Nel centro infatti i componenti che si trovano all’interno dei RAEE vengono prima estratti poi ridotti in pezzi. Si ricorre, in linea generale, all’uso di magneti che permettono di dividere i vari metalli ferrosi da altri materiali. Questo procedimento è utile per la plastica, mentre per l’alluminio è essenziale ricorrere a delle correnti elettriche che ne garantiscono il rilevamento.
L’80% circa dei componenti dei RAEE si possono recuperare e riciclare. Il riciclo degli oggetti RAEE infatti permette di recuperare moltissime materie prime come il palladio, il rame, l’argento oppure l’oro, mentre si rispetta e si preserva l’ambiente. Basti pensare che da una tonnellata di RAEE è possibile recuperare fra i 100 e i 250 grammi di oro, ma anche sino a 750 grammi di argento, passando per un quantitativo di rame che va fra i 40 e i 120 kg, fino a 75 grammi di palladio.